Italia

Raggi resta la candidata più forte ma non vincerebbe al ballottaggio

Secondo le simulazioni di voto, la sindaca è la più votata al primo turno, ma non passa il secondo. Questa volta non pesca voti a destra. Il Pd laziale approva l’accordo con il M5s in regione. Ora si aspetta il voto su Rousseau, che però «non avrà riflessi sul Campidoglio»

  • La grillina al secondo turno perde con tutti i possibili sfidanti nella Capitale. Ma il centrosinistra diviso rischia di non passare al ballottaggio.
  • Verso lo slittamento delle amministrative. Per questo il Pd rallenta sulla scelta del candidato. Una scelta fin qui tormentatissima. Arrivata a un passo dal cadere sull’ex ministro Roberto Gualtieri. Tutto rimandato.
  • Zingaretti stringe l’accordo con i Cinque stelle in regione, in giunta entreranno due assessore grilline. Ma i dem: «A Roma con la Raggi in campo non c’è nessuna possibilità di intesa».

Virginia Raggi resta la candidata più forte per il Campidoglio. È l’indicazione di un nuovo sondaggio effettuato fra il 2 e il 3 marzo fra gli elettori romani. Di questo successo, per ora potenziale, si capisce bene il motivo: la sindaca conduce la sua campagna ogni giorno dalla plancia di comando della città, un luogo di massima esposizione e da cui far pesare tutte le promesse per il futuro della capitale. In più lei e l’ex ministro Carlo Calenda sono, fin qui, gli unici candidati ufficiali.

Per continuare a leggere questo articolo