Poteri speciali per la città, la sindaca a caccia di slogan per la corsa al Campidoglio
Ma non parla con i deputati che propongono la legge. E nel frattempo resta tutto fermo
- Un Osservatorio parlamentare propone una legge su Roma Capitale, sul modello delle grandi capitali europee. La sindaca giura di aver cercato in questi anni Renzi, Gentiloni e Conte, senza ricevere risposta
- I deputati raccontano un’altra storia: nonostante le loro richieste, Raggi non è andata alle loro iniziative. E non li ha mai ricevuti. E ha convinto anche il premier a non farlo
- Intanto una mozione trasversale chiede che il 150 anni dal trasferimento della Capitale a Roma sia l’occasione di un rilancio della città, con strumenti operativi, legislativi. E risorse finanziarie. Ma per ora resta nel cassetto
Un referendum su Roma Capitale. Per spingere il parlamento a una riforma che dia alla città «più poteri legislativi e di programmazione, unico modo per dare ai municipi piena dignità comunale, superare il concetto di decentramento per quello di federalismo metropolitano». La proposta di un quesito consultivo comunale è di Roberto Morassut, sottosegretario all’ambiente, dem di peso di Roma, già assessore nella giunta Veltroni, eterno innamorato della città e anche eterno papabile candidato sinda



