Cinque poliziotti e cinque manifestanti sono rimasti feriti nel corso dei disordini avvenuti dinanzi alla sede Rai di Napoli durante la manifestazione contro l'informazione del servizio pubblico su Gaza indetta dopo le polemiche seguite all'esibizione di Ghali a Sanremo. Dei cinque agenti, si apprende da fonti della questura, due sono in servizio al Reparto Mobile mentre altri tre al locale commissariato di polizia.

Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine il presidio indetto dalla Rete sociale per la Palestina di Napoli all'esterno della sede Rai di Napoli. L'iniziativa organizzata per protestare contro il documento dell'Ad di viale Mazzini, Roberto Sergio, letto da Mara Venier durante Domenica In dopo la dura presa di posizione dell'ambasciatore israeliano per lo "stop al genocidio" chiesto dal rapper Ghali sul palco di Sanremo. 

Da fonti dei manifestanti si apprende che sono cinque gli attivisti colpiti e costretti a farsi medicare dopo gli scontri. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni.

Solidarietà ai manifestanti dalla senatrice del Movimento 5 stelle Mariolina Castellone. «Sono davvero sconcertata per quanto accaduto all'esterno della sede Rai di Napoli, dove dei giovani attivisti che manifestavano in modo pacifico sono stati brutalmente manganellati a sangue dalle Forze di polizia» ha detto in apertura di seduta in Aula la vicepresidente M5s di palazzo Madama, Mariolina Castellone. «E' preoccupante l'uso sempre piu' frequente della forza per sopprimere il dissenso e le proteste».

Anche i componenti dem della commissione Vigilanza chiedono chiarimenti al ministro dell’Interno. «Quanto successo questa mattina davanti alla sede Rai di Napoli è grave. Le manifestazioni pacifiche non possono essere represse con l'uso della forza. Il ministro Piantedosi chiarisca su quanto avvenuto. Dalle immagini riprese dalle principali testate del web vediamo le forze dell'ordine prendere a manganellate la folla. Una giovane donna è stata ferita alla testa. Dove siamo arrivati?"

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