La commissione di Vigilanza Rai ha approvato il parere sul contratto di servizio della televisione pubblica: con la maggioranza ha votato anche il Movimento 5 stelle. Nelle parole dei grillini, l’avallo del Movimento al parere su un contratto di servizio ampiamente criticato per i suoi contenuti arriva come gesto di responsabilità a sostegno di quelle trasmissioni come Report, Presa Diretta, Indovina chi viene a cena? e altre che interpretano in maniera così importante il ruolo dell'informazione del Servizio pubblico come cane da guardia del potere». Hanno votato contro il parere Pd, Iv e Avs, Azione si è astenuta. 

La partita della Tgr

Contemporaneamente procede la partita sulle nomine in arrivo per la Tgr: il Movimento avrebbe volentieri un vicedirettore d’area per il meridione. Si fa già il nome di Roberto Gueli, attualmente vicedirettore, per quando Roberto Pacchetti – quota Carroccio – sarà, quasi sicuramente, promosso direttore. Senz’altro ora il candidato d’area pentastellata avrà una possibilità in più.

Non sarebbe la prima volta che a viale Mazzini i Cinque stelle avallano le decisioni della maggioranza: il consigliere d’amministrazione d’area Alessandro di Majo infatti non ha votato contro le nomine proposte dai vertici meloniani d’azienda durante la scorsa estate.

L’astensione, così come un’opposizione inesistente sulla cancellazione del programma di Roberto Saviano Insider, è valsa al partito di Giuseppe Conte non poche nomine in quota Cinque stelle nella nuova Rai. 

La decisione dei grillini in commissione Vigilanza spacca le opposizioni e allarga la faglia che corre tra quelli che erano gli ex alleati del campo largo: «Dispiace che i 5 stelle abbiamo votato a favore di una Rai che, a reti unificate, vorrebbe propagandare le gesta del governo di destra. Noi ci opporremo a questo disegno» ha detto Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e Cultura del Partito democratico. 

«È il miglior parere che si potesse scrivere? Certamente no. Ma è paradossale - osserva Carotenuto - che le critiche maggiori arrivino di chi come il PD ha avuto uno dei relatori al parere, vale a dire il senatore Nicita, che sa benissimo lo sforzo enorme che è stato fatto per migliorare un testo oggettivamente privo di moltissime cose importanti oggi opportunamente reintegrate. D'altro canto, cosa avremmo ottenuto votando negativamente come hanno fatto le altre opposizioni? Avremmo solo dato la giustificazione alla maggioranza per farsi un parere a proprio uso e consumo» ha replicato il capogruppo M5s in commissione Dario Carotenuto. 

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