La mobilitazione

Referendum Cgil contro il Jobs Act renziano. Schlein d’accordo, ma il Pd è ancora diviso

Quattro quesiti «contro il lavoro precario e per il lavoro sicuro», da metà aprile la raccolta di firme. E se tutto fila liscio, il voto nel 2025. Elly Schlein favorevole all’iniziativa, ma fra i dem c’è chi parla di «abiura». E il tema rischia di piombare sulla campagna per le europee

Alla Cgil li definiscono «quattro quesiti contro il lavoro precario e per il lavoro sicuro», ma il nome comune presto diventerà un altro: referendum contro il Jobs Act, uno slogan orecchiabile che significa la cancellazione di una legge-simbolo del governo Renzi, il decreto legge 23 che nel 2015 modificò – leggasi abolì – l’art.18 dello Statuto dei lavoratori. È il core business della «mobilitazione lunga» approvata dall’assemblea del sindacato lo scorso 26 marzo. Una mobilitazione che parte con

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