- Ieri Salvini e Turco (Radicali) hanno depositato i sei quesiti in Cassazione. Raccolta delle firme dal 2 luglio. Fra i dem dice sì Goffredo Bettini: «Scelta personale, ma non lasciamo il garantismo alla Lega».
- Anche l’ex renziano Andrea Marcucci è favorevole: «Vediamo i tempi ed i nodi della riforma parlamentare. In ogni modo, i referendum può essere certamente uno strumento molto utili».
- Enrico Letta invece chiede di sostenere «il Metodo Cartabia»: «Se non ora quando le riforme della giustizia?». Il punto è anche sminare la guerra santa fra manettari e «garantisti a corrente alterna» che in segretaria hanno deciso di definire «impunitisti».
No, giurano al Pd, non si tratta della tradizionale posizione contraria ai referendum che il partito ha inciso nel Dna causa una sentenza di Luigi Longo in cui definiva «iattura» il referendum sul divorzio. E però la linea dem è anche stavolta è no: no ai sei referendum sulla giustizia depositati ieri alla Cassazione dalla strana coppia Salvini-Turco. Strana per il primo, non per i radicali che da sempre si alleano anche con il diavolo pur di portare a casa il risultato; e oggi Maurizio Turco,



