L’ufficio stampa nazionale Udc ha detto che il partito guidato da Lorenzo Cesa non è intenzionato a far parte dei cosiddetti “responsabili” pronti a sostenere il governo guidato da Giuseppe Conte nel prossimo voto di fiducia in parlamento calendarizzato per il 18 e il 19 gennaio. Secondo la nota redatta dal partito centrista,  «non si può gettare il paese nella palude e nel caos» e i membri dell’Udc «non si presteranno a giochi di palazzo» e rimarranno nel centrodestra. La nota chiude dicendo che i valori dell’Udc «non sono in vendita».

Binetti possibilista

Il nome dell’Udc circola in questi giorni come uno dei partiti in trattativa per diventare sostenitore del governo guidato dal premier Giuseppe Conte dopo che il leader di Italia viva ha aperto la crisi ritirando i membri del suo partito dall’esecutivo. Il 15 gennaio, in un’intervista a Repubblica, la senatrice dell’Udc Paola Binetti aveva detto di essere pronta a sostenere il governo Conte ponendo come condizione però che tutto il suo partito fosse concorde su questa decisione e che il premier ascoltasse le richieste del partito in materia di diritti civili dicendo «un no netto all’eutanasia». Un eventuale sostegno a Conte rappresenterebbe un “ritorno alle origini” per la senatrice che era stata eletta per la prima volta alle politiche del 2006 nelle file della Margherita, partito di centrosinistra che appoggiava il governo Prodi. Le parole dell’ufficio stampa dell’Udc sembrano chiudere le porte a questa eventualità. 

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