Nella risoluzione sul Documento di economia e finanza che la maggioranza proporrà in parlamento potrebbero rientrare dei cavalli di battaglia storici di alcuni partiti che sostengono il governo Draghi, con la prospettiva concreta di creare nuove tensioni in un’alleanza già in difficoltà.

È difficile che tutte le proposte arrivino alla versione finale del testo, ma il fatto che certi temi vengano rimessi sul tavolo dimostra come alcuni dei partiti sono ormai determinati a stagliarsi sul resto della maggioranza anche a costo di entrare in rotta di collisione con gli alleati e con il capo dell’esecutivo.

Nella bozza visionata da Domani, infatti, si leggono anche proposte di modifica a firma della Lega e del Movimento 5 stelle che mirano a riproporre idee già respinte dal presidente del Consiglio Draghi.

No alla riforma del catasto e ritorno di Quota 100

La Lega, per esempio, vorrebbe porre fine alla discussione della legge delega fiscale che nelle scorse settimane ha provocato uno stallo interno alla maggioranza sulla riforma del catasto. In commissione Finanze alla Camera si era rischiato lo scontro fisico. Dopo una seduta turbolenta, il presidente Luigi Marattin aveva fermato i lavori e rinviato la discussione al governo. 

Lo scontro si era risolto con un confronto tra Antonio Tajani, leader di Forza Italia, e Matteo Salvini, segretario della Lega, col presidente del Consiglio. In quell’occasione si era deciso di continuare a cercare una soluzione tecnica e di reicontrarsi dopo Pasqua, ma per il momento non è ancora stato trovato il punto di caduta. La sintesi, inoltre, dovrà anche essere sottoposta a Pd e M5s. 

La Lega propone anche di cancellare il punto della risoluzione che prevede di stendere un nuovo piano per la rateizzazione della riscossione delle cartelle esattoriali. La pace fiscale è da sempre una priorità per la Lega: Salvini non aveva dimenticato di evocarla in una dichiarazione neanche all’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.  

Difficile, vista l’attenzione del M5s sui temi ambientali, che rientri nel testo finale della risoluzione la proposta del Carroccio di rinviare il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi.

La Lega vorrebbe far rientrare dalla finestra anche Quota 100 aggiungendo una postilla al punto della risoluzione in cui si parla degli interventi sul sistema previdenziale e si fa la lista degli strumenti a disposizione per le modifiche. Sembra però improbabile che si possa recuperare una misura dismessa dopo la fine del governo gialloverde. 

Il M5s torna sullo scostamento di bilancio

Il Movimento da parte sua punta invece sulla revisione del patto di stabilità, già prevista a livello europeo per l’anno in corso, e sulla reintroduzione del cashback, uno strumento che il governo Draghi non aveva rinnovato dopo l’esaurimento del programma lanciato dal Conte II.

Insieme a Leu i Cinque stelle propongono poi di tenere in considerazione la possibilità di uno scostamento di bilancio per finanziare ulteriori aiuti a famiglie e imprese, eventualità già esclusa da Draghi, che vuole invece farsi bastare il margine di manovra dello 0,5 per cento di Pil disponibile (pari a circa sette miliardi) per finanziare il pacchetto di aiuti da approvare entro il mese di aprile. 

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