Il corteo sfila per ore

A Roma in centomila per la pace: «Non siamo equidistanti, ma ora avanti la diplomazia»

LaPresse
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  • Riccardi dal palco: «Lo diciamo con accenti diversi ma diciamo pace e pensiamo all’Ucraina aggredita». Conte a Landini: «Non molliamo».
  • Qualche fischio per Letta, ma fa il giro dei siti. «Fuori, guerrafondaio». Lui replica: «Noi stiamo con Kiev».
  • Europe for peace riesce nel miracolo di rimettere le anime diverse dei pacifisti. Ci sono anche le bandiere ucraine. Ma gli striscioni dicono un po’ di tutto: «No armi, no sanzioni».

Una sola moltitudine, non si vedeva da tempo nella capitale, e certo che c’è stata la pandemia, ma non è solo questo il motivo. Europe for peace, un cartello di associazioni (fra cui Rete pace e disarmo, Arci e Acli) a cui hanno aderito quasi 500 altre associazioni, ha portato in piazza 100mila persone, secondo gli organizzatori, per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina, una conferenza internazionale per la pace e la messa al bando delle armi nucleari. Contarle è difficile, soccorre l’espe

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