La capogruppo di Forza Italia al Senato e braccio destro di Silvio Berlusconi, Licia Ronzulli, annuncia uno strappo sul decreto anti-rave, di cui è in corso l’iter di conversione in legge.

La senatrice, infatti, ha dichiarato che non voterà l’articolo 7 che prevede possibilità dei medici no-vax di essere reintegrati nel posto di lavoro e che sospende le sanzioni per l'inadempimento dell'obbligo vaccinale per gli over 50, «nè l’intero provvedimento». La sua scelta, tuttavia, «è a titolo personale»: il resto del gruppo degli azzurri, infatti, si esprimerà «in linea con la maggioranza». Di conseguenza non dovrebbero esserci intoppi nella conversione, cominciata da palazzo Madama, del decreto legge approvato il 31 ottobre e che contiene il nuovo reato contro i rave party, la riforma dell’ergastolo ostativo e gli obblighi vaccinali.

La battaglia di Ronzulli

Ronzulli ha detto che quella contro i no vax è «sempre stata una mia battaglia» e che «siamo stati noi con una mia proposta di legge ad aver voluto l’obbligatorietà dei vaccini per i medici».

Per questo, «esprimo un certo travaglio per l'unico aspetto negativo di un provvedimento condivisibile sotto molti punti di vista». Ronzulli, infatti, si è sempre detta contraria al reintegro in ospedale del personale sanitario non vaccinato e questa posizione le è costata anche attacchi mediatici, che ha ricordato in aula.

La senatrice è entrata nel merito delle ragioni del suo mancato voto, spiegando che il reintegro di personale sanitario non vaccinato potrebbe diventare «un pericoloso precedente» perché «stiamo dicendo che i sanitari si sarebbero potuti anche non vaccinare. E io non posso dire sì a questa misura per un discorso di coerenza e credibilità».

Per ora non ci sono state reazione da parte degli alleati, anche perchè Ronzulli ha sottolineato che la sua posizione è personale: «La lealtà incondizionata verso la maggioranza e il governo non devono essere messi in discussione», ha concluso.

Tuttavia, le ragioni di merito da lei espresse mostrano la distanza tra le posizoni di un membro di spicco di Forza Italia e il resto della maggioranza su una questione di principio che potrebbe diventare per la tenuta della maggioranza in futuro, se si dovessero prendere nuove determinazioni in materia sanitaria e di restrizioni a causa del Covid.

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