Parla Cecilia Marogna, la donna che ha ricevuto 600mila euro dalla Segreteria di Stato. «Ho creato una rete di relazioni diplomatiche per la Santa Sede». Per il Vaticano si sarebbe appropriata di denari in modo illecito. «Ho solo cercato informazioni. I soldi? Per liberare ostaggi in Africa o Asia ne servono molti di più: i terroristi non hanno l’anello al naso».
- Cecilia Marogna spiega il suo ruolo nel nuovo scandalo che ha travolto il cardinale Becciu: «Ho ricevuto i soldi da lui perchè sono un esperta di geopolitica e di diplomazia parallela. Io creo delle soluzioni»
- La quarantenne di Cagliari ha ricevuto circa 600mila euro su un suo conto in Slovenia: «Ho usato quei soldi per fare il lavoro che mi hanno chiesto: creare relazioni e contatti nei paesi difficili. Ho fatto report e analisi, giusto che sia stata pagata. Non sono una truffatrice»
- Gli inquirenti del papa vogliono vederci chiaro. «Avevo una lettera del cardinale per operare per conto del Vaticano. Le borse e i capi di lusso? Le somme che ho ricevuto comprendevano anche il mio onorario. Io non sono una missionaria, non lavoro gratis»
«Non sono la nipote del cardinale Becciu né la sua dama segreta, sono allusioni vergognose. Io ho lavorato per il Vaticano, è vero. Ho conosciuto l'ex sostituto quattro anni fa, e per la Santa Sede ho costruito una rete di relazioni diplomatiche di alto livello. Che servivano, certo, anche a prendere informazioni per provare a liberare preti e suore rapiti in territori difficili. Ma non ho rubato un euro». Cecilia Marogna è la donna dei misteri: ha ricevuto 600mila euro da un fondo della segret
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