- Alla ricerca di autorevoli sostenitori nei Palazzi, il governo Meloni ha trovato una voce amica nel decano dei potenti di Stato. Il primo a difendere l’iniziativa contro la Corte dei conti, il rappresentante dell’accademia dal Corriere della sera, il selezionatore della classe dirigente con il suo istituto, l’Irpa.
- Cassese interviene direttamente nella vita pubblica, alla guida del comitato per l'individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni preliminari (Lep) per l'autonomia differenziata.
- Una rete fitta di allievi, dai figli di Napolitano e Mattarella, al presidente della Lega calcio Casini. Tutti uniti da una provenienza accademica che è un trampolino di lancio.
Forte nel consenso elettorale, il governo Meloni è poco amato dai vertici delle istituzioni statali con cui ha ingaggiato uno scontro tra poteri, culminato con gli emendamenti che limitano i poteri di controllo della Corte dei Conti. Ecco perché a palazzo Chigi, ogni amico con entrature nel deep state dei palazzi è prezioso, e in questi giorni il più prezioso di tutti si sta rivelando l’amministrativista Sabino Cassese. Il decano dei potenti di stato è stato il primo a difendere apertamente l



