A due giorni dal voto del 25 settembre in cui si sceglierà il nuovo parlamento e si voterà anche in Sicilia per la regione, il candidato di centro destra Salvatore Ferrigno è stato arrestato con l’accusa di voto di scambio.

Ferrigno, 62 anni, è il candidato nella lista dei Popolari autonomisti dell’ex governatore regionale Raffaele Lombardo, della coalizione di centrodestra che sostiene Renato Schifani come candidato alla presidenza della regione. I carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo, coordinati dalla Dda, contesta a Ferrigno i reati di voto di scambio elettorale politico-mafioso.

Nell’operazione sono stati arrestati anche il boss Giuseppe Lo Duca e la presunta “intermediaria” tra il candidato il capomafia, Piera Lo Iacono. Secondo gli inquirenti, Ferrigno avrebbe promesso favori e denaro all'esponente di Cosa nostra in cambio di voti. A sostegno dell'accusa ci sono diverse intercettazioni ambientali.

Soltanto nella giornata di ieri a Catania è finita ai domiciliari una candidata di Fratelli d’Italia con l’accusa di corruzione. 

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