Matteo Salvini attacca la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per la gestione dell’immigrazione e rilancia i decreti sicurezza mentre la situazione nel Mediterraneo diventa ogni giorno più critica. Cinque persone sono state trovate morte durante un salvataggio al largo della Sicilia e sono centinaia i naufraghi approdati tra ieri e oggi in Sicilia. 

A Domodossola Salvini ha palesato il desiderio di tornare a bloccare i porti: «Decreto sicurezza, con zero clandestini in giro per il nostro paese, e Flat tax sarebbero le prime due proposte in Consiglio dei ministri della Lega al governo», ha detto durante un evento elettorale riportando il discorso sui provvedimenti che aveva varato da ministro dell’Interno e che il parlamento ha poi modificato.

In queste ore cresce il numero di persone hanno rischiato la vita nel Mediterraneo e il numero di quelle a cui le Ong hanno prestato aiuto aggiornando il bollettino dei migranti a bordo.

Per Salvini, che è a processo a Palermo per aver fatto attendere in mare nel 2019 quasi 20 giorni oltre 147 persone, la storia è sempre la stessa. L’importante è che non arrivino: «Il 25 settembre (il giorno dopo le elezioni, ndr) gli italiani potranno finalmente scegliere di cambiare: tornano sicurezza, coraggio e controllo dei confini», ha detto stamattina. Poi ha pubblicato un post su Instagram citando le vittime recenti e tornando a chiedere voti.

Gli sbarchi e i salvataggi

La situazione a Lampedusa è tornata molto difficile: tra la notte e la mattinata si sono verificati 16 sbarchi e 522 migranti hanno raggiunto l'isola. Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, con i 350 arrivi di ieri il centro di prima accoglienza ha raggiunto 1.295 presenze e si trova di nuovo in situazione critica, a fronte del fatto che avrebbe una capienza massima di 350 ospiti.

Intanto, sono state fatte sbarcare nei porti di Calabria e Sicilia 674 persone soccorse a 124 miglia dalle coste italiane. Nel peschereccio alla deriva in un’area di responsabilità Sar italiana, soccorso sotto il coordinamento del Centro operativo nazionale della Guardia costiera italiana, c'erano anche cinque morti, tutti uomini, fatti giungere a Messina insieme a 179 migranti.

Le agenzie riportano che le fasi del salvataggio sono state drammatiche, con alcune persone finite in acqua e recuperate dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, oltre che dal mercantile Nordic fatto dirigere sul posto. 

Intanto la Ong SeaWatch sta navigando con a bordo 444 persone salvate dalle acque in cinque diversi salvataggi. Tra loro ci sono una donna in cinta di nove mesi e dei minori.

La propaganda

Mentre Salvini torna sui decreti sicurezza e trascina il tema dell’immigrazione in campagna elettorale, c’è una parte di opinione pubblica che sta iniziando a mobilitarsi in senso opposto. Il 19 luglio il rapper Ghali ha annunciato di aver comprato una nave per i salvataggi della Ong Mediterranea.

Finora però il tema oltre che da Salvini non viene menzionato da altre parti politiche. Nemmeno da Enrico Letta, che poco dopo essere diventato segretario del Pd, si era fatto fotografare insieme al capitano Oscar Camps con indosso la felpa di Open Arms.

Salvini, che subito dopo le dimissioni di Mario Draghi pubblicava post per candidarsi ancora una volta al ministero dell’Interno, scommette «un caffè col dolcificante, perché sono anche a dieta, che vince la Lega e sarà il primo partito».

Anche se «mi sembra assurdo dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica», ha scritto Ghali. E il suo post ha avuto oltre 51 mila cuori su Instagram.

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