Intorno a Matteo Salvini cresce un gruppo di dirigenti che ha iniziato ad attaccare le scelte di Meloni, piantando bandierine sui migranti e punzecchiando alcuni ministri, su tutti Daniela Santanchè. Fino a evocare un rimpasto. Ma in pubblico nessuno ammette le distanze: anzi si celebra una presunta unità.
Un gruppo di combattimento, pronto ad attaccare. Dal vicesegretario Andrea Crippa al numero uno in Lombardia Fabrizio Cecchetti, passando per il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, è nato un fight club, politico, intorno al leader della Lega, Matteo Salvini. La missione è chiara: sferrare colpi duri durante la campagna per le Europee. Anche a costo di lasciare cicatrici nella coalizione. Certo, la prima regola del fight club, come racconta il romanzo di Chuck Palahniuk, è quella di non



