Il sottosegretario Freni ha lanciato un segnale di apertura sui diritti andando incontro alla reazione gelida del vicepremier sempre più allineato al generale
Sono giorni di difficili arrampicate sugli specchi per Matteo Salvini. Il leader della Lega deve provarle tutte per uscire dal cono d’ombra dell’irrilevanza in cui è precipitato, nelle ultime settimane, in Italia e in Europa. Prima l’all-in stile poker su Roberto Vannacci per salvare la propria leadership alle elezioni, ora il tentativo di aggrapparsi a Marine Le Pen per provare a pesare qualcosa a Bruxelles. In entrambi i casi, il vicepremier leghista cerca di ritagliarsi uno spazio politico pe



