Martellato dagli attacchi di Matteo Salvini e dalle proteste nel paese sotto la bandiera di «IoApro»; e dalle indagini sul report sul mancato aggiornamento del Piano pandemico in Italia elaborato da ricercatori dell’Organizzazione mondiale della sanità e poi «ritirato», per il ministro Roberto Speranza scatta un mezzogiorno di fuoco. Alle 12 infatti è atteso alla Camera per un’informativa.

La sua presenza in aula viene spiegata come il consueto punto sulla crisi pandemica. Ma per lui sarà un’occasione preziosa per respingere gli attacchi. Della Lega, in particolare. Nel conflitto contro il titolare sulla sanità, Fdi resta sullo sfondo. La Lega invece prova a forzare per riuscire nel colpaccio di sostituirlo con un suo rappresentante. Alla Salute si ostenta tranquillità. Gli attacchi vengono ricondotti al fatto che si intravede all’orizzonte la frenata dei contagi e la messa a regime delle vaccinazioni (è questa l’ottimistica analisi che circola al palazzo di Lungotevere a Roma).

Salvini dunque vorrebbe intestarsi l’uscita della pandemia. Palazzo Chigi finora ha difeso il ministro. Anche se nei fatti ha trasferito le competenze del piano vaccinazioni al commissario straordinario Figliuolo. Per rafforzarsi in questi giorni Speranza si è sottoposto a un insolito tour mediatico. E stamattina ha incontrato il segretario Pd Enrico Letta. Dal quale ha ottenuto rassicurazioni: in ogni evenienza l’alleato si schiererà a sua difesa.

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