Il leader della Lega ha scelto una posizione defilata in questi giorni. Nessun commento sulla crisi di nervi al ministero della Cultura, ha lasciato tutti i problemi in spalla alla premier e ha preferito fare campagna elettorale in Liguria
In questi giorni di toni urlati, crisi di nervi al ministero della Cultura e scontro con le toghe, una voce non si è sentita. Il leader della Lega, Matteo Salvini, solitamente fuoriclasse nel gioco d’attacco, ha scelto la tattica e ha lasciato Fratelli d’Italia a incassare i colpi e a gestire gli inciampi del neo ministro Alessandro Giuli. Lui, invece, ha preferito arrivare prima in Liguria – regione del suo sottosegretario e uomo di fiducia Edoardo Rixi – per tirare la volata al sindaco di Geno



