Italia

In Elly Schlein si rispecchia l’identità perduta del Pd

  • Oggi, nell'Italia di Giorgia Meloni, è necessario chiedersi in concreto quali siano i meriti e i bisogni che non hanno rappresentanza o che la destra al governo lascia indietro e costruire per loro una casa politica.
  • Su questa base va valutata la scelta di chi guiderà il Pd: la sua contemporaneità. Intanto, Elly Schlein si è candidata alla segreteria tra commozione, emozioni, identità e pluralismo.
  • Identità e pluralismo compongono l’ossimoro su cui si è fondato il Pd fin dall’inizio, controvento rispetto a una politica italiana che andava nella direzione opposta, con partiti personali e monoculturali.

Le parole-chiave con cui Elly Schlein si è candidata ieri alla segreteria del Pd tra commozione, emozioni, Bella ciao, sono identità e pluralismo. «Non siamo qui per una resa dei conti identitaria, vogliamo salvaguardare il pluralismo perché il Pd non è un partito personale, ma senza più rinunciare ad avere una idea chiara sulle questioni. Tutte le culture politiche del Pd sono di fronte alla stessa sfida: come cambiare il modello di sviluppo neoliberista che si è rivelato insostenibile». Ide

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