Italia

La rivoluzione di Schlein dovrà fare i conti con il pallottoliere

LaPresse foto d'urso
LaPresse foto d'urso
  • La neosegretaria ieri a Crotone a rendere omaggio alle vittime della strage di Cutro. E domani sarà al corteo di Firenze contro il «pestaggio squadrista». Ma presto dovrà mettere testa al dossier “partito” e fare una proposta agli sconfitti, se vorrà avere la maggioranza certa all’assemblea del 12 marzo. 
  • In assenza di un accordo, la maggioranza dei delegati è a rischio. Vaccari: «Il dialogo e la condivisione con Bonaccini e con chi lo ha sostenuto produrrà, ne sono certo, un nuovo gruppo dirigente, unito e pronto a un grande lavoro comune».
  • Ribaltoni negli equilibri interni delle grandi città, dove Schleim ha vinto: con il paradosso che la narrativa del partito dei sindaci, sconfitta, ha finito per indebolire, in qualche misura, i sindaci stessi. Il caso di Firenze, Roma e Torino. 

Una visita a Crotone, a rendere omaggio alle vittime della strage di Cutro, evitando il più possibile i riflettori, che del resto ieri erano tutti per il presidente Sergio Mattarella. Niente dichiarazioni per un giorno, per la neosegretaria Pd Elly Schlein: per non scatenare altre polemiche, dopo quelle che le sono piombate addosso da quando, mercoledì, ha chiesto le dimissioni del ministro dell’interno Matteo Piantedosi. A Crotone Schlein è accompagnata da un drappello di parlamentari: i cal

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