Giovedì Pd e M5s si sono divisi anche nel voto sulla ratifica del Mes. La segretaria dem, però, non ha intenzione di rispondere al suo alleato e alle sue provocazioni. E rischia di pagarlo
Fair play. Figuriamoci se giovedì era la giornata per litigare fra le opposizioni. Il guaio è tutto dalla parte della maggioranza che si spappola sul Mes: il no votato dalla Camera è in primis una rappresaglia contro alla Commissione europea per un Patto di stabilità che penalizza l’Italia e in secundis l’esecuzione del non-salviniano Giancarlo Giorgetti, in pratica un congresso della Lega celebrato nell’aula di Montecitorio, sbrigativo e spiccio come la fretta del vicepremier di avere uno spot



