Italia

Schlein non riesce a pacificare il Pd: «Basta risse, ora un’estate militante»

  • Confronto tesissimo: per la prima volta la segretaria ascolta il dissenso aperto dei riformisti  Guerini: «La questione Ucraina è dirimente». Cuperlo: «Non considerare gli altri zavorra». Alla fine la minoranza vota solo il dispositivo con le iniziative, non la relazione.
  • Anche fra i sostenitori della leader c’è qualcosa che non va. Provenzano: ««No ai caminetti, ma serve un metodo: dobbiamo trovare luoghi dove maturino democraticamente le decisioni».
  • Esplodono differenze anche sulla giustizia. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori cita Enzo Tortora fra gli applausi, dice sì all’abolizione dell’abuso di ufficio. E sull’alleanza con M5s: ineluttabile per gli uni, di fatto impraticabile per gli altri

«Le cose che abbiamo in comune sono 4850, ma anziché mobilitarci su queste si alimenta il filone letterario delle divisioni Pd». Elly Schlein apre la direzione Pd, rimandata due volte – per la coincidenza con la morte di Silvio Berlusconi, e quella con il funerale di Flavia Franzoni, la moglie di Prodi, a cui la platea tributa un applauso – e prova a convincere i suoi con una citazione pop, un pezzo di Daniele Silvestri che chiede alla fidanzata «cos’altro ti serve per essere certa che l’unione

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