Da Tajani a Meloni, tutta la maggioranza vuole intestarsi la separazione delle carriere. Magistratura e Anm sotto attacco non solo del governo. I penalisti: «Pm eversivi»
L’assoluzione di Matteo Salvini nel caso Open Arms ha prodotto un duplice effetto. Da un lato l’ambizione del leader leghista di tornare al Viminale per il momento messa in stand-by dal chiaro stop di Giorgia Meloni, tanto da farsi immortalare ieri proprio mentre stringe la mano all’attuale vertice dell’Interno, Matteo Piantedosi. Dall’altro - non potendo ritrovare il protagonismo nella questione migratoria - la volontà di intestarsi la riforma della giustizia come nuova battaglia identitaria. C



