Restano gli strascichi della figuraccia sul provvedimento annunciato in consiglio dei ministri e poi cancellato dall’ordine del giorno. Il contenuto è ancora da scrivere. E mancano adeguati stanziamenti
L’imperativo è intervenire: produrre un nuovo decreto contro un’emergenza. E così, seguendo questo principio, la smania di propaganda del governo Meloni ha finito per produrre l’ennesimo avvitamento, tra veti incrociati, liti e un rinvio a data da destinarsi del provvedimento anti-dossier. Probabilmente se ne parlerà a metà novembre. Bisognerà trovare un raccordo tra i vari attori, dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al direttore dell’Agenzia della cybersicurezza, Bruno Frattasi. «Abbi



