La nuova capogruppo alla camera

Serracchiani, l’equivicina ai segretari Pd

LaPresse
LaPresse

Cinquantenne, ex enfant prodige franceschiniana, romana ma trapiantata ad Udine. La sua vita è cambiata nel 2009 con un intervento da rottamatrice ante litteram. Ma era già vicina a Dario Franceschini

  • La favorita alla presidenza dei deputati Pd, da segretaria di circoscrizione a vicesegretaria di Renzi e vicepresidente di Zingaretti.
  • Nel 2009 si lancia con un’arringa da rottamatrice ante litteram, anche se già c’è chi segnala la sua vicinanza a Dario Franceschini, segretario dell’epoca, che lei sosterrà alle successive primarie.
  • Da eurodeputata prende 10mila voti più di Berlusconi, poi la presidenza del Friuli. Dopo qualche scivolone ha imparato ha sorvegliare le parole: alla sfidante Madia, che l’accusa di essere una «cooptata mascherata», ha risposto: «Saremo sicuramente vicine dopo il voto».

Il suo exploit piacque molto ai media. Era il 21 marzo del 2009, Walter Veltroni si era dimesso da segretario del Pd da un mese dopo il flop della Sardegna, il partito aveva organizzato l’assemblea dei circoli alla città del cinema di Cinecittà, a Roma, in solidarietà con i lavoratori in lotta, e la scelta era caduta sullo studio dove si registrava Amici di Maria De Filippi. Il palco rotante, pensata degli organizzatori, provocava il mal di mare negli spalti e anche peggio negli oratori. Una

Per continuare a leggere questo articolo