- Il caso del ragazzino di Abbiategrasso che ha accoltellato l’insegnante non deve essere il pretesto per allarmismi o soluzioni tampone, ma per ridurre il numero degli studenti per classe e per un progetto qualificato di formazione degli insegnanti.
- I docenti dovrebbero già essere formati da un punto di vista psicologico, cosa che non avviene praticamente mai. La formazione psicologica è tutta a carico dei docenti.
- L’unico settore in cui invece per fortuna esiste una maggiore consapevolezza è quella degli insegnanti di sostegno, che oggi sono più di un quarto del corpo docente italiano e che lavorano, per esempio, su una progettazione personalizzata o sulla valutazione educante.
Il ragazzino che ha aggredito l’insegnante a Abbiategrasso un paio di giorni fa è stato arrestato per tentato omicidio. È l’esito peggiore a cui è arrivata rapidamente questa vicenda da prima pagina, sceverata dai media in modo compulsivo e allarmistico. Come spesso accade, di scuola sui giornali si parla soltanto a partire da casi eccezionali o estremi: la mamma finlandese che ritira i figli da scuola, il professore che ci prova con le studentesse, la preside accusata di avere una tresca con l



