- Da svariati mesi si discute del “Patto per Napoli”, un accordo che ancora non c’è, e che dovrebbe consentire alla città di uscire dalla pesante situazione debitoria nella quale versa, grazie al sostegno finanziario dello stato. Eppure un Patto per Napoli è stato già sottoscritto, nel 1129.
- L’esperimento di allora è stato il laboratorio di quella cultura di clan familiari con forte presa sul territorio, che ha lasciato tracce secolari nella storia della città.
- Per diventare credibile, la città di Napoli deve assumere impegni di trasformazione nel modello di gestione amministrativa. Non mancano i fronti su cui impegnarsi.
Da svariati mesi si discute del “Patto per Napoli”, un accordo che ancora non c’è, e che dovrebbe consentire alla città di uscire dalla pesante situazione debitoria nella quale versa, grazie al sostegno finanziario dello stato. Eppure un Patto per Napoli è stato già sottoscritto, nel 1129. Nella fase terminale del Ducato di Napoli Sergio VII, stretto tra l’avanzata dei Normanni e le debolezze dell’amministrazione interna, ha siglato il Pactum con le famiglie dell’aristocrazia partenopea. Con il



