- In origine, riformista era chi voleva estendere i diritti cambiando gradualmente il sistema vigente. In questo senso, il PD di Schlein è in tutto e per tutto riformista.
- Negli ultimi decenni il termine però ha preso a indicare il contrario del suo significato originario: riforme per ridurre i diritti, per adattare il Paese ai desiderata della globalizzazione neo-liberale.
- Dati alla mano, questa visione si è dimostrata incompatibile con la sinistra. Di più, la sfida oggi, per i riformisti e per la sinistra, è ben altra: correggere il capitalismo per salvare l’ambiente e i diritti umani.
Riformista. Non c’è parola più abusata, e confusa, nella storia della sinistra. Ma le parole sono importanti, diceva Moretti. E chi parla male pensa male. L’origine Quando nasce, fra Otto e Novecento, il termine si riferisce a chi vuole fare avanzare i diritti, o gli ideali del socialismo, all’interno del sistema vigente. In modo incrementale e pacifico. Si contrappone a rivoluzionario, o massimalista (e le parole sono eloquenti). Partendo dall’analisi empirica. Nelle società europee, si



