Elena Murelli, deputata leghista ufficialmente sospesa da Matteo Salvini che però dirige la scuola di partito in Emilia Romagna. La portavoce di Salvini contattata da Domani non sa spiegare: «Sono cose un po’ più locali», così Murelli dopo aver preso i 600 euro di bonus per le partite Iva colpite dalla pandemia nonostante il suo stipendio parlamentare, continua la sua carriera, da deputata, consigliera comunale e adesso anche da responsabile dell’Accademia Federale Lega Emilia.

«Formarsi per governare» si legge nella locandina che il 7 dicembre la vede citata tra i responsabili dell’Accademia. Il Fatto quotidiano che per primo ha riportato la notizia ha ricordato che Murelli non si è tirata indietro rispetto al bonus Covid nonostante percepisca 12 mila euro al mese. Il capogruppo al Senato della Lega, Riccardo Molinari, quest’estate, quando era emerso il nome della deputata tra coloro che avevano preso la compensazione, aveva detto: «Pur non avendo violato alcuna legge, è inopportuno che i parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione». A lui aveva fatto subito eco con una conferenza stampa Salvini dichiarando: «Chi li ha chiesti e chi li ha presi viene sospeso, noi li sospendiamo e laddove ricandidati non li ricandidiamo». Il “capitano” aveva poi chiesto al presidente dell’Inps Pasquale Tridico di dimettersi. Dopo quattro mesi Murelli, che aveva già due incarichi, adesso ne ha un terzo di partito, in costanza di sospensione.

«Molto umilmente»

Piacentina di 45 anni con una laurea in economia e commercio e un master in gestione dell'economia di rete, la deputata alterna l'attività  di consulente in finanziamenti europei a quella di docente a contratto all'Università Cattolica della sua città. Nella Lega dal 2001, politicamente si divide tra lo scranno alla Camera dal 2018, dove fa parte della commissione Lavoro e ha il ruolo di presidente dell’intergruppo parlamentare per i rapporti con l’Arabia Saudita, e il suo posto nel consiglio comunale di Podenzano, nella pianura piacentina, ottenuto «umilmente». Infatti nonostante il suo ruolo di parlamentare si è fatta eleggere nel 2019 «molto umilmente senza presentarmi come deputato per chi non mi conosceva», riporta una testata locale.

Nel 2019 ha dichiarato un reddito totale di 106.309 euro, nel 2018 di circa 62 mila. Nel 2020 ha preso il bonus nonostante in Aula lo abbia definito un’elemosina: 

Murelli adesso è pronta a passare le sue molte esperienze agli altri leghisti. D’altronde i suoi colleghi dopo la ferma decisione di Salvini non l’hanno allontanata dalle attività condivise, visto che fino a pochi giorni fa partecipava a flash mob contro il premier Giuseppe Conte in compagnia dell’ex sottosegretario del ministero del lavoro Claudio Durigon.

Quest’estate Salvini ha detto: «Spero che gli altri partiti siano egualmente rigorosi».

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