Italia

La destra insiste sulla strage di Bologna: perché la “pista palestinese” non sta in piedi

Qualche settimana fa c’è stato un altro tentativo di ritornare su questa ipotesi, che è priva di qualsiasi fondamento storico e giudiziario. Ma anche i documenti usati per provare a rilanciarla sono inutili se non addirittura controproducenti nell’ottica di dimostrare l’indimostrabile

Il segreto sta nello spostare la linea del traguardo sempre un po’ più in là. Oppure, detta diversamente, nell’indicare in un nuovo elemento prima mai ipotizzato la “colpa” dell’assenza di ciò che, invece, per anni era stato postulato come sicuramente presente. E in grado di svelare l’indicibile. È così che da anni si dà fiato alla cosiddetta “pista palestinese” per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto del 1980 (la più grave della storia repubblicana, 85 morti e oltre 200 feriti), sop

Per continuare a leggere questo articolo