Cresciuta a Pisa tra i comunisti, ora spera di consegnare la Toscana alla Lega grazie alla stanchezza dell’elettorato per il partito al governo che ora le candida contro soltanto “il mangiatartine” Eugenio Giani
- La storia della Toscana cambia: per la prima volta nessuno sa con certezza chi vincerà le regionali. Dopo 50 anni di potere ininterrotto, il centrosinistra deve difendersi fino all'ultimo voto dall'assalto della leghista Susanna Ceccardi. E la regione non potrà comunque più dirsi "rossa".
- Il candidato Pd Eugenio Giani, voluto da Matteo Renzi, non piace all'elettorato più radicale e attizza le antiche divisioni intestine che appassionano la sinistra più di ogni altra cosa.
- La vera posta in gioco è la sanità: anche i più stufi del sistema pietrificato del Pd temono che se vince la Lega l'eccellenza toscana sia travolta dal sistema lombardo del "largo ai privati".
Per ora si fatica a definire Susanna Ceccardi una statista, anche se il tempo è dalla sua parte: ha solo 33 anni. Del suo pensiero si conosce qualche stralcio non entusiasmante, dall'impagabile "ho amici gay" al celebre "le parole di Imagine (John Lennon, 1971) sono di ispirazione marxista", fino al creativo "il Mahatma Gandhi era sovranista" - che poi sarebbe un po' vero se volessimo arruolare tra i sovranisti anche Mosè, Simon Bolivar, Giuseppe Mazzini e Fidel Castro. Eppure l'attuale europarl



