Italia

Tagli all’università: poche proteste e molte perplessità

I tagli al finanziamento ordinario dell’università non generano più le proteste di una volta. Le attuali tendenze descrivono una realtà schizofrenica: tanti fondi a pochissimi progetti, più figure precarie e una burocrazia fuori controllo

La finanziaria di quest’anno prevede tagli consistenti all’università. Come misura di emergenza, molti atenei bloccheranno le nuove assunzioni per anni e prosciugheranno i contratti di docenza temporanea. Tutto questo è già stato visto e sperimentato nel periodo Moratti-Gelmini: una cura dimagrante brutale che ha ridotto ancora di più l’organico di una realtà già rachitica rispetto alle università di altri paesi europei. Ma, a differenza dei tagli dell’epoca berlusconiana, l’università di oggi f

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE