C’è un candidato al consiglio regionale della Toscana che ha fatto la sua campagna elettorale solo sui social network senza mai uscire di casa, si chiama Iacopo Melio ha 28 anni ed è capolista a Firenze per il Pd.

Questa mattina alle 8 è andato al seggio per votare ed è tornato all'aperto per la prima volta dall’avvio del lockdown a marzo, nonostante gli spostamenti siano completamente liberi da giugno: «Dopo sette mesi che non lo faccio – ha scritto su Facebook venerdì -, per prevenzione, perché rischiare di prendere il Covid significherebbe un problema enorme per me. E anche per questo la mia campagna elettorale è stata “speciale”, a distanza, sorretta da braccia e cuori meravigliosi».

La storia

Sul suo profilo Instagram specifica che non ha mai voluto rilanciare gli “haters”, né rispondere, neanche quando hanno fatto riferimento al suo aspetto fisico.

Melio è nato con la sindrome genetica di Escobar che lo obbliga sulla sedia a rotelle. Nel 2016 scriveva su Fanpage: «Come se fosse fondamentale saperlo: una curiosità morbosa o un dettaglio al quale pare non si possa proprio rinunciare. Come se la mia stessa esistenza dipendesse dalla mia cartella clinica, insomma». Quindi spiegava di essere afflitto da scarso tono muscolare, articolazioni rigide e lordosi unita alla scoliosi. Concludeva: «Sì, non cammino però faccio salti altissimi».

A luglio ha accettato la proposta del Pd è ha lanciato la sua campagna elettorale dallo slogan “Un salto avanti” con il candidato presidente Eugenio Giani. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, riferisce la stampa locale, lo ha voluto capolista.

Da allora, dal volantinaggio dei suoi simpatizzanti al collegamento con la festa del Pd di Modena, sulle sue pagine social è tutto documentato.

«Mi occupo di sensibilizzazione e divulgazione come attivista per i diritti umani e civili», esordisce sul suo sito.

il 31 Gennaio 2015 ha fondato la Onlus “#Vorreiprendereiltreno» per portare avanti i diritti dei disabili. Lo stesso anno arriva il duetto con Lorenzo Baglioni, l’autore della canzone del congiuntivo, che gira con lui il video “Canto anch’io”, parodia della canzone di Enzo Jannacci, da allora ha cominciato a guadagnare fama e follower. 

Nel 2017 vince il premio “Cittadino Europeo” e nel 2018 viene nominato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Tra le sue ultime vittorie il protocollo di intesa con la regione Toscana per tre progetti pilota sull’accesso ai servizi sanitari per i disabili.

Nella sua biografia scrive: «Musicalmente comunista; idealmente progressista, pacifista e liberal-socialista; utopicamente anarchico. Femminista intersezionale e Lgbtqp+ Ally. Professa l’Amore Universale come unica Fede, la laicità di Stato come dogma e il buddismo come filosofia di vita».

Social star

Da bravo figlio dei suoi tempi nota con un certo orgoglio di essere stato “Per due volte TEDx Speaker”, ovvero ha tenuto delle conferenze ispirate ai Ted Talks, monologhi a metà tra l’informativo e il discorso motivazionale sui temi più disparati, inventati negli Stati Uniti e più precisamente nella Silicon Valley dall’ente non-profit statunitense Sapling Foundation.

Ogni settimana pubblica sui social la lista delle cose che lo hanno fatto sorridere (si va dalla politica ai dolci a colazione), risponde ai suoi follower e li ringrazia se lo correggono, a chi specifica che c’è differenza tra omofobia e transfobia risponde: «Intanto ho corretto» con smile con bacino.

Nel frattempo, spiega ai suoi quasi 83 mila follower su Instagram e 657 mila like su Facebook (numeri che i candidati presidenti non hanno mai visto) perché è importante non privatizzare la sanità e se la prende con chi vuole subordinare le donne.

Afferma che si occuperà di libertà, ambiente, diritti e disuguaglianze. La sua prima proposta sarà il trasporto pubblico locale gratuito per gli under 25. Vuole anche piantare un albero per ogni cittadino toscano, il potenziamento del Fondo per le non autosufficienze, per la Vita Indipendente e il Dopo di Noi.

Quest’estate è arrivato anche l’endorsement delle Sardine, il movimento che ha fatto la differenza per l’elezione di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna.

Scorrendo la sua pagina Instagram capita di leggere dai suoi seguaci di altre regioni: «Ti voterei, non solo, ti darei una mano in questo favoloso progetto che stai portando avanti».

Di commentatori da social che si dicono pronti a eleggere un politico forse ce ne sono tanti (in questo periodo capita sempre di più a destra), ma di potenziali elettori che sarebbero pronti a dargli una mano per costruire qualcosa molti di meno.

Melio è un soggetto a rischio, e mentre i contagi da Covid-19 continuano a crescere, venerdì ha fatto sapere che andrà a votare: «Fra due giorni uscirò con la mascherina, in sicurezza, perché i seggi sono posti sicuri e dobbiamo ricordarlo a tutti. E sicuro è quel voto che resiste all’odio, all’intolleranza e allo schiacciamento dei diritti».

Questa mattina l’aggiornamento con foto: «Dopo sette mesi sono uscito di casa e l’ho fatto per andare a votare. Alle otto del mattino, accompagnato da una leggera pioggia e l’aria fresca. Ho respirato una bella sensazione di libertà».

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