Il presidente uscente conquista il 55% dei voti. Tomasi invece fermo al 40%. Bundu intorno alla soglia di sbarramento del 5%. Crollo dell’affluenza al 47,7%. Cinque anni fa aveva votato il 62,6
La Toscana conferma Eugenio Giani presidente, candidato del centrosinistra allargato, che stacca di 15 punti lo sfidante di centrodestra, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.
Secondo l’ultima proiezione Swg per La7, Eugenio Giani è al 55% mentre Alessandro Tomasi è al 39,7%. Antonella Bundu di Toscana Rossa (Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile) è al 5,3%, dunque oltre la soglia decisiva per conquistare un posto in Consiglio.
Per quanto riguarda le liste, il Pd è primo partito con il 34,2%, Giani presidente - Casa riformista al 9,1%, Verdi Sinistra al 7,2% e il Movimento 5 Stelle al 5,6%.
Nel centrodestra Fratelli d'Italia è al 25,1%, Forza Italia al 6,30%, la Lega al 4,80%, È Ora – lista civica Tomasi presidente è all'1,70%, Noi Moderati è all'1%.
Bassa invece l’affluenza alle urne: alla fine ha votato appena il 47,7 per cento dei toscani, con un crollo di quasi 15 punti, che cinque anni fa erano stati il 62,2 per cento degli aventi diritto.
Giani ringrazia i toscani
«Per me è una straordinaria soddisfazione. Il risultato è evidente e chiaro fin dai primi scrutini. Questo risultato indica che la Toscana decide con il proprio cervello ed esprime i primi valori, libertà, democrazia, una regione che vive con spirito illuminato e guarda sempre al futuro», ha detto il presidente riconfermato. «Nonostante fossero elezioni molto difficili, in cui nell'ultima settimana mi sono trovato la premier, i due vicepremier, tutti i ministri, come l'impostazione feudale che aveva portato al voto nelle Marche ed in Calabria, invece ha vinto la Toscana illuminata e riformista attraverso il voto su di me. Si parla ancora di proiezioni ma si va a sei punti sopra rispetto a quello che raccolsi cinque anni fa, quindici punti in più rispetto al dato sul centrodestra. Il numero di votanti è stato al 48%, un dato esattamente uguale a quello di dieci anni fa, quando si votava un referendum e in altre sei regioni, con un'attenzione dei media nazionali non così alta». «Da oggi mi sento il presidente di tutta la Toscana, proseguirà il dibattito e la dialettica della campagna elettorale con il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, con cui il dialogo è sempre stato improntato al confronto costruttivo e al rispetto».
La rivendicazione di Schlein
«Chi si era affrettato nelle settimane scorse a dichiarare la fine della coalizione progressista è stato smentito nettamente dai fatti», ha commentato la segretaria Pd Elly Schlein. «Abbiamo solo cominciato, siamo in ottima salute». «Voglio ringraziare tutta la coalizione progressista. Questo dimostra che l'unità fa bene a tutti, che è la condizione necessaria per riuscire a battere le destre. Quindi noi continueremo convintamente su questa strada unitaria».
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