Italia

Tra Ucraina e spese militari. I soliti fantasmi della sinistra

La destra già litiga su un ordine del giorno della Lega che limita l’invio di armi verso Kiev. Ma anche le opposizioni si preparano a un voto “spacca-alleanze”: guai in vista in casa Pd

L’aumento dei soldi per la difesa fino il 2 per cento del Pil è una direzione obbligata, secondo il ministro Guido Crosetto. Ma per il governo resta uno degli appuntamenti al buio del 2025. La premier cerca alleati in Europa per scorporare la spesa militare dal Patto di stabilità, prima di capire da dove far uscire gli eventuali soldi. Il guaio è che il numero magico “2 per cento” dice poco, almeno fino a che non si definirà l’oggetto del contendere, ovvero cosa è rubricabile alla voce “difesa”

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