Lotta nella magistratura

Tutti i rischi del silenzio del Colle sulla giustizia

 

  • Da almeno 30 anni è in corso un processo di ridimensionamento del potere sovrano popolare e di concentrazione di potere nelle mani dei vertici delle istituzioni che servono a evitare di affrontare la congiunzione che da così lungo tempo in atto tra crisi del sistema politico e crisi del sistema previsto dalla Carta.
  • Tutto è cominciato all’inizio degli anni Novanta quando il potere dei partiti politici, e quindi del sistema politico, si è andato depauperando, ha dato spazio all’intervento di altre componenti del sistema istituzionale consentendo loro di essere forze sostitutive della politica.
  • Quando il Partito radicale pone al presidente della Repubblica il problema del messaggio alle camere sulla crisi della giustizia e del Csm, la risposta semi ufficiosa è stata quella che non si deve interferire con la attività della magistratura. È come dire: vogliamo sapere che malattia ha il nostro corpo sociale e politico e si risponde che se ne sta occupando il malato. 

Il presidente della Repubblica può diventare re senza violare l’articolo 139 della Costituzione che stabilisce che la forma repubblicana non è sottoponibile a una revisione costituzionale? Il potere sovrano esercitato dal popolo può essere limitato o condizionato senza infrangere il secondo capoverso dell’art. 1 della Costituzione? Le due domande sono retoriche, la risposta non può non essere no. Però è in corso da almeno trent’anni un processo che ha messo in moto un ridimensionamento del pote

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