«Ci voleva liberare dal demonio». Questo ha dichiarato la figlia 17enne di Giovanni Barreca, unica superstite della strage avvenuta nel palermitano, ad Altavilla Milicia.

L’uomo, un muratore 54enne, ha ucciso la moglie, 40 anni, e i suoi due figli, di 5 e 15 anni, in preda ad un delirio religioso. È stato lui stesso a chiamare i carabinieri nella notte tra sabato e domenica, costituendosi, ma gli omicidi sarebbero avvenuti nei giorni precedenti.

Una volta arrivate sul posto, le forze dell’ordine hanno trovato i cadaveri dei bambini, probabilmente strangolati, mentre il corpo della moglie è stato bruciato e sepolto a pochi metri dall’abitazione. La ragazza, invece, era nella sua camera in stato confusionale, gli inquirenti pensano sia stata drogata, ma sono in corso accertamenti. Ora in una comunità protetta, è riuscita a fornire dettagli cruciali per la ricostruzione degli omicidi, raccontando dei deliri religiosi del padre.

Oltre a lui, è stata arrestata una coppia di amici del padre, Sabrina Fina e Massimo Carandente, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Tutti e tre sono dei fanatici religiosi che si sono conosciuti durante gli incontri di preghiera in una chiesa evangelica, da cui poi si erano allontanati.

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