Italia

Un governo anti-poveri. Ora 200mila famiglie rischiano lo sfratto

  • Il fondo contro la morosità incolpevole era stato introdotto per aiutare le persone finite in difficoltà economiche in conseguenza di un lavoro perso all’improvviso. Ma non è stato rifinanziato dal governo.
  • Matteo Salvini aveva detto che lo stanziamento non risolveva il problema perché era un «intervento sporadico», annunciando un piano casa «visionario». Che è fermo solo alle promesse.
  • Con la cancellazione del reddito di cittadinanza si prevede un effetto moltiplicatore per gli sfratti: i meno abbienti perdono il sussidio e non possono più contare sui contributi per saldare l’affitto.

Dalla cancellazione del reddito di cittadinanza all’azzeramento dei sussidi per evitare gli sfratti immediati, inclusa la contrarietà al salario minimo, le prove si accumulano e stanno diventando più di un indizio: il governo prosegue la battaglia contro i più poveri. Fino al rischio di mandarli - letteralmente - per strada, facendogli perdere la possibilità di avere ancora una casa. Ne sanno qualcosa le migliaia di persone, alle prese con difficoltà economiche, che non potranno più beneficiare

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