Italia

Una Lega votata al riciclo: Siri e gli altri, i trombati finiti tra governo e partecipate

  • Nel cda di Leonardo è finito Trifone Altieri, ex deputato, indicato direttamente dal Mef di Giancarlo Giorgetti, che aveva voluto anche Paolo Arrigoni, poi spedito alla presidenza del Gse.
  • Matteo Salvini usa il doppio binario di vicepremier e ministro, piazzando fedelissimi e non eletti tra Palazzo Chigi e il ministero dei Trasporti. Ne hanno beneficiato Armando Siri e Pasquale Pepe.
  • Molto attento agli amici di partito è il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. Al suo fianco c’è il fedelissimo Maurizio Bosatra, che ha firmato l’espulsione di chi criticava la leadership leghista.

I nomi dei ripescati più “famosi” sono quelli dell’ex ministro dell’Istruzione e dell’Università, Marco Bussetti, oggi consulente del ministro dello Sport, Andrea Abodi per 45mila all’anno, e dell’ex sottosegretario al Ministero delle infrastrutture (Mit), Armando Siri, a palazzo Chigi con Matteo Salvini. Per il fedelissimo del leader è prevista una retribuzione di 120mila euro annui. C’è poi l’ex deputato, Flavio Di Muro, che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità facendo la proposta di mat

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