Tre passi falsi in pochi giorni e Paolo Petrecca diventa un problema. Il direttore di RaiNews, primo dei giornalisti espressione della destra dura e pura a dirigere una testata Rai fin dal 2021, è in grossa difficoltà.

Galeotta fu la triade di figuracce inanellate nel giro di quattro giorni: l’otto marzo, la scelta di far interpretare all’attrice Luce Cardinale – che sulla rete cura la rubrica Pillole di poesia – un passo a proposito di un «trapano d’amore» in una veste che il comitato di redazione è arrivato a definire «non consona» al contesto, lunedì un erroraccio sul Televideo e ieri una clip sbagliata di Pillole di poesia comprensiva di imprecazione andata in onda in mattinata.

Per porre rimedio, però, il direttore ha già in mente una strategia, anzi una specie di comitato centrale di controllo. Alla faccia della gerarchia redazionale. La parolaccia pronunciata da Cardinale durante una prova registrata trasmessa per sbaglio è solo l’ultima gaffe di una redazione la cui gestione sembra ormai essere fuori dalla portata del suo direttore. Ne sono prova i comunicati del cdr, che continuano a uscire senza soluzione di continuità.

La rappresentanza sindacale aveva anche denunciato l’episodio dell’otto marzo: «Una rappresentazione degradante proprio nella giornata internazionale che dovrebbe sensibilizzare alla parità di genere».

Anche lunedì la redazione si era fatta sentire sulla vicenda del Televideo: la notte era stata presidiata da Fabrizio De Jorio, di recente promosso proprio da Petrecca dopo una lunga battaglia con l’azienda per ottenere un passo avanti sulla scala gerarchica.

Il lancio trasmesso sugli Oscar però conteneva un brutto errore sulla trama del film Io capitano di Matteo Garrone in corsa per il premio di miglior film straniero: «Il film, ispirato alla vita del capitano Schettino e al disastro della Costa Concordia, aveva suscitato grande interesse e aspettative».

La ricostruzione creativa è sopravvissuta appena qualche ora, ma il web non dimentica. «L’azienda ha l’obbligo di intervenire quando la linea di comando perde il controllo della situazione» ha scritto il cdr nell’ennesima nota.

Turni disagiati

Dell’episodio del Televideo, alla fine, si è assunto la responsabilità il direttore. Petrecca, nella mail di risposta che Domani ha potuto visionare, spiega che «il turno notturno è un turno disagiato» e riconosce che la redazione è stata decimata, tanto che «ora vive grazie a un manipolo di colleghi che sono spesso costretti a remare da soli in un mare in tempesta».

Nonostante i toni lirici e le citazioni care alla sua area politica di riferimento, il direttore non è riuscito a evitare anche l’ultimo passo falso di martedì. Cose che capitano, certo. In redazione nessuno vuole accusare Cardinale né il collega che, sopraffatto dal lavoro notturno, scrive una cosa per un’altra. Il cdr infatti è tornato a puntare il dito sulla catena di comando: sette vicedirettori, decine di caporedattori. Per altro, segnalano, Pillole di poesia non ha mai avuto un responsabile editoriale come le altre rubriche che vanno in onda sulla rete.

«Siamo ormai all’ennesimo episodio che denota buchi nella catena di comando» scrive il cdr, chiedendo al direttore qualcosa di più di «una semplice presa di responsabilità». Che potrebbe arrivare, ma probabilmente non nel senso in cui lo intende il sindacato, i cui rapporti con Petrecca sono tesi da tempo.

Per un lungo periodo il direttore non ha ricevuto i sindacalisti e anche di recente la maretta non è cessata. A valle di una serie di informazioni riferite alla redazione dal comitato dopo un incontro con Petrecca, il direttore aveva smentito il contenuto del riassunto e chiesto che in futuro assistesse agli incontri una persona di fiducia.

Un testimone, insomma. I rapporti sono talmente compromessi che a Petrecca viene attribuita l’ambizione di lasciare il «centro sociale» (come definiscono con una punta di malizia la redazione di RaiNews altre figure della destra Rai) per destinazioni considerate più tranquille come la direzione di RaiSport, dove Jacopo Volpi dovrebbe lasciare dopo le Olimpiadi.

Una soluzione che non dispiacerebbe anche a qualcuno della sua parte politica, dove nonostante la difesa d’ufficio del compagno (o camerata) di fede politica in molti sono preoccupati dal suo carattere e dalla sua gestione spavalda.

In un contesto in cui tutti sono in attesa della pubblicazione del bando – che secondo fonti parlamentari arriverà entro marzo – per la presentazione dei curriculum degli aspiranti consiglieri d’amministrazione, Petrecca rischia di diventare un ulteriore problema per la destra. Per arginare la situazione all’indomani dell’ennesima gaffe, il direttore avrebbe condiviso con alcuni suoi collaboratori la proposta di istituire un gruppo di lavoro.

Una sorta di comitato di controllo, formato da giornalisti e non, per tenere d’occhio quel che viene messo in onda. Peccato che si tratti di un compito che sarebbe già in capo alla gerarchia redazionale con vicedirettori, caporedattori e responsabili preposti. Ma figurarsi se è una circostanza che può frenare il direttore che ha dato il la al dominio meloniano in Rai.

© Riproduzione riservata