- Il ministro Abodi vuole modificare il modello di ripartizione delle risorse pubbliche alle federazioni, centralizzando le operazioni presso il suo dipartimento a Palazzo Chigi. «Nessun accentramento, solo una razionalizzazione dei compiti», dice a Domani.
- La riforma sarà attuata senza cambiare la legge, ma con una diversa interpretazione della normativa in vigore. Sport e Salute, la società voluta da Giorgetti per limitare i poteri del Coni, sarebbe fortemente ridimensionata e svuotata del compito di cassaforte dello sport.
- Il Coni di Malagò si batte da anni per riacquisire centralità nella distribuzione delle risorse, operando d’intesa con il ministero dello sport.
Poteri rafforzati e accentrati sulla gestione delle risorse, costi quel che costi. Il ministro dello sport, Andrea Abodi, è pronto a sfidare il collega, numero uno dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Come? Vuole portare sotto il controllo del “suo” dipartimento dello sport, a Palazzo Chigi, la cassa delle federazioni e degli organismi sportivi. Così da decidere come elargire le risorse fin dal prossimo anno. Dal 2024 vuole sottrarre il compito alla società Sport e salute, fondata nel 2018, so



