L’appello dell’ex ministra a Speranza: «Abbia coraggio, se non usa l’occasione del Covid rinuncia al sistema universalistico. Convinca le regioni, anche senza cambiare il Titolo V»
- La madre della riforma del centrosinistra: «Nove miliardi nel Recovery fund sono incomprensibili a meno che non si vada verso un sistema a due pilastri: alla sanità pubblica le grandi patologie, tutto il resto ai privati».
- «Se Speranza non si fa ascoltare adesso, anche sul Mes, non avrà la possibilità di fare il ministro dopo. Potrà solo amministrare un quotidiano molto compromesso».
- «Non c’è più un servizio sanitario nazionale ma una sommatoria di 21 servizi regionali. Ci vuole il coraggio: capire quali modelli funzionano e quali no. E cambiarli. Si può fare anche senza cambiare il Titolo V»