Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva partirà domani per la Cina, dove venerdì avrà un incontro con l'omologo cinese Xi Jinping. Al centro dei colloqui la crisi in Ucraina, come ha spiegato il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira, riferendo che Lula spera di promuovere la sua proposta di mediazione nei colloqui per porre fine alla guerra.

Il Cremlino intanto ha escluso l’ipotesi di una tregua pasquale. Il Cremlino ha affermato che non ci sono piani per un cessate-il-fuoco pasquale in Ucraina. L’agenzia di stampa Tass ha citato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha detto che l'idea di una tregua di Pasqua «non è stata proposta da nessuno, non è stata avanzata». «Finora non ci sono state iniziative in merito ma la nostra Settimana Santa è appena iniziata. Finora non ci sono state iniziative di questo tipo», ha aggiunto.

Attualmente, dopo l’intervista al presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron che ha escluso trattative per il momento, per Mosca è difficile immaginare che la Francia abbia un ruolo nel mediare la pace in Ucraina. Parigi è «sia indirettamente che direttamente coinvolta in questo conflitto dalla parte dell'Ucraina», ha detto. «Pertanto, è ancora difficile immaginare qui sforzi di mediazione», ha aggiunto.

Le carte private

Associated Press/LaPresse

Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha avviato una indagine per valutare l'impatto che i documenti di intelligence sulla guerra in Ucraina recentemente trapelati potrebbero avere sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e sui suoi alleati e partner, mentre va a caccia della fonte della fuga di notizie.

Lo scrive il quotidiano inglese Guardian nel suo aggiornamento online. «Il dipartimento della Difesa continua a esaminare e valutare la validità dei documenti fotografati che circolano sui siti di social media e che sembrano contenere materiale sensibile e altamente classificato», ha fatto sapere il Pentagono in una nota.

Secondo il Guardian funzionari statunitensi hanno affermato che l'indagine è nelle sue fasi iniziali e coloro che la gestiscono non hanno escluso la possibilità che elementi filo-russi siano dietro la fuga di notizie, che è vista come una delle più gravi violazioni della sicurezza dopo le rivelazioni di WikiLeaks che risalgono al 2013.

La Russia sta analizzando i documenti trapelati dal Pentagono. Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha detto che «i documenti sono piuttosto interessanti, vengono tutti studiati, analizzati e ampiamente discussi», ha detto Peskov. Il portavoce ha poi rifiutato di commentare le voci secondo cui la Russia sarebbe responsabile per la fuga dei dati. «Non posso commentare questo in alcun modo, sappiamo tutti che in realtà c’è una tendenza a incolpare di tutto la Russia, sempre e ovunque», ha aggiunto Peskov.

Il cambio di piani

L'Ucraina ha già modificato alcuni dei suoi piani militari a causa della fuga di notizie dovute alla pubblicazione online di documenti militari segreti americani.

Lo riporta la Cnn citando una fonte vicina al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Alcuni testi mettono in luce punti deboli della difesa ucraina in un momento critico e delicato della guerra, quando cioé le forze si preparerebbero a lanciare una controffensiva contro i russi.

Il Pentagono, come ha riferito il portavoce stampa Sabrina Singh, ha lanciato uno «sforzo fra agenzie» per valutare l'impatto della fuga di notizie. «Il Dipartimento della Difesa continua a esaminare e valutare la validità dei documenti fotografati che circolano sui siti di social media e che sembrano contenere materiale sensibile e altamente classificato», ha affermato Singh in una nota citata dalla Cnn. «È stato avviato uno sforzo fra agenzie, incentrato sulla valutazione dell'impatto che questi documenti fotografati potrebbero avere sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e sui nostri alleati e partner».

Singh ha aggiunto che i funzionari statunitensi hanno parlato con alleati e partner durante il fine settimana in merito alla fuga di notizie e hanno informato i comitati del Congresso competenti.

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