- Lunedì, nel raccomandare la terza dose per le persone immunocompromesse, l’agenzia del farmaco europea EMA ha considerato due studi su pazienti con trapianto di organo solido.
- Per queste popolazioni particolari, si hanno a disposizione solo informazioni riguardo l’immunogenicità dei vaccini ma non riguardo l’efficacia verso l’infezione o le forme severe o letali della malattia. In altre parole non si può stimare di quanto i vaccini riducano il rischio di infettarsi e ammalarsi.
- Tra le popolazioni meno numerose per cui viene raccomandata la somministrazione della terza dose c’è quella delle persone con difetti congeniti del sistema immunitario.
Dal 20 settembre in Italia sono state somministrate circa 250 mila terze dosi dei vaccini anti Covid-19, principalmente quello prodotto da Pfizer-BioNTech. Destinate inizialmente a un gruppo di 900 mila persone con sistemi immunitari deboli, sono state poi estese alle persone sopra gli 80 anni e agli ospiti delle RSA, circa 5 milioni di persone. Successivamente sarà il turno di operatori sanitari e sociosanitari e, secondo la circolare pubblicata l’8 ottobre dal ministero della Salute, di tut



