La sentenza

«Torzi non ricattò il Vaticano», i giudici inglesi smontano l’inchiesta del papa

Pope Francis celebrates Mass at the Franso Hariri Stadium in Irbil, Kurdistan Region of Iraq, Sunday, March 7, 2021. (AP Photo/Hadi Mizban)
Pope Francis celebrates Mass at the Franso Hariri Stadium in Irbil, Kurdistan Region of Iraq, Sunday, March 7, 2021. (AP Photo/Hadi Mizban)

La Corte di Londra demolisce le accuse dei pm di Francesco che indagano sullo scandalo del palazzo di Sloane Avenue: «Il broker pagato per il suo lavoro, nessuna estorsione. Parolin e Peña Parra hanno dato l'ok all'affare»

 

  • La Corte della corona ha scongelato alcuni conti correnti di Torzi, il broker accusato dai pm di Francesco di aver saccheggiato, insieme a Raffaele Mincione e alcuni prelati, le casse della Segreteria di Stato
  • Torzi aveva incassato 15 milioni di euro dagli uffici di Parolin, dopo che il Vaticano gli aveva concesso la gestione di un palazzo comprato anni prima con i fondi dell'Obolo di San Pietro
  • Per i giudici inglesi non ci fu alcun ricatto, ma una normale «transazione economica». La sentenza potrebbe ora condizionare l'inchiesta vaticana e quella della procura di Roma 

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