Una donna transgender presa a manganellate, a calci, colpita con lo spray al peperoncino da tre vigili cerca di difendersi a terra. Non ha armi, prova inutilmente a ripararsi mentre infieriscono su di lei, in sottofondo c’è il rumore di una sirena. Il video di quanto accaduto oggi a Milano sta facendo discutere.

Secondo quanto ricostruito dal Giorno nei pressi della scuola del Trotter alcuni genitori avrebbero segnalato la presenza di una transessuale molesta, che si denudava in mezzo alla strada e urlava frasi senza senso, impedendo anche a due addetti Amsa di pulire la zona.

I vigili sarebbero intervenuti: «Vi infetto, ho l'Aids», avrebbe iniziato a gridare verso gli agenti. In evidente stato di alterazione psicofisica, contenuta a fatica dalla polizia municipale, la donna sarebbe stata portata via ma avrebbe tentato la fuga, ed è a quel punto che sarebbe cominciata la violenza contro di lei.

Anche se andrà accertata l’intera dinamica di quello che è accaduto, il video diffuso sui social non lascia molti dubbi: mostra con chiarezza che le hanno spruzzato addosso lo spray urticante continuando a picchiarla. Nelle immagini non si vede invece traccia di alcuna reazione violenta da parte della donna, che anzi cerca solo di ripararsi dalle botte.

Tre contro una. Per terra, lei cerca di coprirsi la testa con le braccia, ma le manganellate non si fermano. Quando ormai è completamente riversa per terra, un vigile la tiene ferma e un altro le dà un calcio sullo stomaco. Alla fine si avvicina una quarta agente della polizia municipale che non interviene.

Le reazioni

Sui social gli utenti continuano a taggare Beppe Sala e a chiedergli conto di quanto accaduto. Il sindaco a margine del consiglio comunale ha detto: «Mi sembra un fatto veramente grave». Ha ripetuto: «Non è certo una bella immagine, anzi è un fatto grave». Ma su come interverrà si è dimostrato cauto: «Per potere formalmente intervenire è necessario che la polizia locale faccia una relazione, nelle more di questa relazione i vigili in questione sono stati messi in servizi interni», ha aggiunto.

Solo dopo si potranno prendere provvedimenti «come ad esempio la sospensione o anche arrivare a fare una denuncia, cosa da non escludere, da parte nostra all'autorità giudiziaria».

Vladimir Luxuria, la prima parlamentare trans in Italia, ha mostrato il suo turbamento: «Sono riuscito a vedere quel video una sola volta perché c'è una persona seduta a terra e inerme, che non stava minacciando nessuno, presa a calci, colpita, trascinata e immobilizzata non da bulli di quartiere, ma da uomini che indossano la divisa della polizia municipale a Milano». «Queste persone non meritano la divisa che indossano e mi auguro vengano immediatamente spogliate di quella divisa che offendono».

Luxuria ha invitato però anche a «riflettere sul clima di odio che fomenta una certa politica che, in maniera ossessiva, parla di minaccia dell'ideologia gender. Queste sono purtroppo le conseguenze di un clima di transfobia e violenza da condannare senza se e senza ma». Luxuria ha ringraziato chi ha ripreso la scena: «Senza di loro non lo avremmo mai saputo e chissà quanti altri episodi non sappiamo».

Non tutti però hanno provato gli stessi sentimenti. Nel pomeriggio è arrivato il commento di un esponente di Fratelli d’Italia. Loro, stanno con gli agenti: «Desidero esprimere piena solidarietà ai vigili che hanno fatto il loro dovere, evitando che quella persona potesse dare seguito alle minacce ai bambini di una scuola milanese», ha dichiarato il deputato di Fratelli d'Italia Stefano Maullu.

La senatrice di Alleanza verdi sinistra Ilaria Cucchi si prepara a fare una interrogazione: «Occorre fare piena luce e accertare le responsabilità su quanto accaduto. Intendo andare fino in fondo su questa vicenda, finché non saranno chiarite tutte le dinamiche e sul caso presenterò una interrogazione». Le immagini «del pestaggio della polizia Locale di Milano nei confronti di una donna inerme sono gravissime».

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