Uno dei primi poliziotti penitenziari condannati per tortura racconta il caos degli istituti di pena. Ha fatto appello, e ora racconta le disfunzioni del sistema e quello che considera il “tradimento” del governo di destra
«Lei lo ha fatto il militare? In un corpo ci si copre e ci si spalleggia, ma io non ho mai picchiato nessuno». A parlare così è un agente di polizia penitenziaria, non uno qualsiasi, ma uno dei primi condannati per tortura in Italia dall’introduzione del reato nel 2017. Mentre il governo presenta il Gio, il gruppo d’intervento operativo, per sedare le rivolte in cella, il poliziotto ci racconta di carcere, violenze, e svela un sistema al collasso. In un attimo si sbriciola la propaganda governat



