Il senatore Luigi Vitali è l’ennesimo uomo del momento della crisi di governo. “Europeista” pronto ad appoggiare Conte mercoledì sera, ha ceduto «all’impulso» con Conte decidendo di lasciare Forza Italia per entrare nel nuovo gruppo al Senato che appoggia il Governo. Ma l’istinto è durato solo una notte, si è ravveduto giovedì mattina dopo una telefonata di Silvio Berlusconi prima e Matteo Salvini poi. Così Vitali è tornato nel centro destra: da entrambi ha avuto l’assicurazione che nessuno dei due leader vuole le elezioni. Com’è andata, lo ha raccontato lui stesso giovedì pomeriggio a Un giorno da pecora su Radio1: «Ieri ho incontrato il presidente del Consiglio a palazzo Chigi che mi ha detto che era sua intenzione mettere insieme tutte le forze disponibili per mandare avanti il governo. Da quello che ho capito Conte si è rivolto a tutti quelli che ci stavano, mettendo da parte i temi divisivi come la giustizia, disponibili a lavorare insieme sul Recovery plan, il piano vaccini, i decreti Ristori». Così lo ha fatto, c’è stato, e ha aderito al gruppo degli Europeisti-Maie. Mentre tornava a casa si è pentito.

L’incontro con Conte

«D'impulso ho risposto a Conte che lo avrei aiutato ma subito dopo l'incontro, mentre stavo tornando a casa, mi ha chiamato Berlusconi e mi ha detto che non poteva credere a quello che avevo fatto». Il senatore si è spaventato per l’ipotesi di elezioni anticipate: «Io gli ho spiegato che avevo detto sì a Conte perché sono contro le elezioni anticipate e Berlusconi mi ha ricordato che anche lui è contro il voto anticipato e che, pur avendo dato la disponibilità di Fi a collaborare su alcuni temi prioritari per l'azione del governo, Conte non gli aveva nemmeno risposto».

Non solo. A quel punto lo ha chiamato anche il leader della Lega, Salvini. «Poco dopo mi ha telefonato anche Salvini che anche lui mi ha assicurato che nemmeno lui vuole le elezioni anticipate. Cosa mi ha convito a tornare indietro? La mia storia e le garanzie che mi hanno dato sulle elezioni anticipate», ha concluso Vitali. L’importante è non lasciare Palazzo Madama. Una relazione tormentata, come racconta la sua pagina Facebook, dove si trova ancora l’annuncio dell’addio poi ritrattato, un’intervista Tv, e un comunicato in cui spiega che, alla fine, ha preferito tornare indietro.

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