Oggi è iniziata la manifestazione promossa da The Good Lobby, Will Media, Fantasanremo e altre associazioni per spronare i senatori ad approvare la legge delega sul voto per i fuorisede. La staffetta era stata organizzata davanti al Senato, ma ieri gli organizzatori hanno scoperto dalla questura che non avrebbero più potuto utilizzare quello spazio.

«La manifestazione è stata denaturata – dice Fabio Rotondo di The Good Lobby –, avevamo accordi con la questura molto diversi. Ci hanno spostano in una piazza lontana e siamo stati scortati dalla digos per poter semplicemente alzare un cartello e fare una conferenza con senatrici e senatori».

Oggi, quindi, i manifestanti sono stati spostati in piazza Vidoni e scortati da quattro membri della digos. Non era previsto che fosse una manifestazione numerosa, ma una staffetta con un cartello con il conto alla rovescia dei giorni rimanenti al 15 febbraio. Dopo questa data, infatti, non ci saranno più i tempi tecnici sufficienti per approvare la norma prima delle elezioni europee di giugno. 

La legge al Senato

La legge delega è stata approvata alla Camera a luglio, ma poi è rimasta bloccata per sei mesi. Oggi è stata incardinata in Senato ed «è merito anche della nostra pressione e di quella delle associazioni che fanno parte della rete Voto sano da lontano e di Will. Una volontà politica forte permetterebbe alla legge delega di approdare in aula e di essere approvata all’unanimità in pochi giorni. A quel punto il ministero avrebbe ancora il tempo necessario per garantire il voto fuori sede già in occasione delle elezioni europee di giugno», continua Rotondo.

Con l’approvazione, l’Italia non sarebbe più il fanalino di coda dell’Europa. Al momento è l’unica, insieme a Malta e Cipro, a non garantire la possibilità ai quasi cinque milioni di fuorisede – pari al 10 per cento dell’elettorato – di votare nel comune di domicilio con la modalità del voto anticipato presidiato.

Le alternative per i fuorisede, fino a oggi, sono due: tornare a casa affrontando viaggi spesso anche lunghi e dispendiosi o rimanere nel proprio comune di domicilio e non votare. La legge potrebbe cambiare questa situazione, permettendo all’Italia di garantire un diritto già valido negli altri paesi europei. 

La manifestazione continua

La staffetta continuerà domani e poi si sposterà a Sanremo. Durante il festival saranno coinvolti anche alcuni cantanti fuorisede per motivi di lavoro. Ma è possibile prendere parte all’iniziativa anche da lontano. Per l’occasione è stata creata la lega Fuorisede al Fantasanremo con l’obiettivo di unire virtualmente le persone che chiedono di votare dal comune di domicilio alle elezioni di giugno.

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