L’intervista

Zan: «Nessun bavaglio nella mia legge. Per la Lega non è una priorità? Loro propongono leggi sul liscio»

Alessandro Zan (Pd) a una manifestazione contro l'omotransfobia Foto LaPresse
Alessandro Zan (Pd) a una manifestazione contro l'omotransfobia Foto LaPresse

Parla il deputato dem padre della legge contro l’omotransfobia approvata dalla camera e ora incagliata al senato. Per il veto di Lega e Fratelli d’Italia: «Contro la legge argomenti contraddittori. In realtà sanno che al senato la maggioranza c’è»

  • «Dicono che l’aggravante per l’istigazione all’odio contro gli omosessuali è contraria alla libertà di espressione. Quella per l’istigazione all’odio contro i disabili però l’hanno votata». 
  • «Serve un’aggravante per l’istigazione all’odio. Non vogliamo introdurre nessuna “ideologia gender”. Che non esiste: è frutto delle fantasie della destra. Vergognose».
  • «Dicono che l’omofobia non è una priorità. Ma il parlamento lavora su tutto. E poi la Lega ha presentato il progetto di legge per riconoscere alla canzone Romagna mia come espressione dei valori della Repubblica. Quella invece un’urgenza, una priorità?».

«Salvini e Meloni dicono che una legge contro l’omotransfobia non serve Eppure, quando abbiamo introdotto l’aggravante per l’istigazione all’odio contro i disabili, l’hanno votata. Per l’”abilismo” sì, per l’omotransfobia no? Che vuol dire?». Alessandro Zan, 45 anni, già presidente di Arcigay Veneto oggi deputato Pd, è il primo firmatario della legge ferma al Senato per l’opposizione di Lega e Fratelli d’Italia. Onorevole Zan, lei sostiene che la Lega e FdI sono contrari solo all’aggravante p

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